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A Venezia si continua a celebrare il mito di Giacomo Girolamo Casanova

Giacomo Girolamo Casanova : l’uomo probabilmente più famoso del Settecento. Avventuriero, seduttore, dal mito immortale. Figura dagli eccessi e dalla vita spericolata; grande uomo tra i grandi uomini del suo tempo, che ebbe modo di conoscere personalmente. Qualche nome? Jean-Jacques Rousseau, Voltaire, Madame de Pompadour, Wolfgang Amadeus Mozart, Benjamin Franklin, Papa Benedetto XIV, Caterina II di Russia e Federico II di Prussia.

A poco meno di trecento anni dalla nascita – Venezia gli diede i natali il 2 aprile 1725– resta una delle figure culturali europee più affascinanti dell’Età dei Lumi. Visse una esistenza terrena di oltre sett’antanni, tra gesta avventurose uniche, da lui stesso descritte in francese – una lingua che padroneggiava benissimo, e all’epoca la lingua più conosciuta e parlata dalle élite d’Europa - con grande dovizia di dettagli nella sua autobiografia dal titolo Storia della mia vita (in francese, Histoire de ma vie).

Migliaia di pagine che ci restituiscono il secolo in cui visse con generosità illuminante, come pochi altri protagonisti sono riusciti a fare del loro tempo storico.

Fu scrittore (scrisse più di venti opere tra cui opere teatrali e saggi, e centinaia, se non migliaia di lettere), poeta, diplomatico…ma anche filosofo, agente segreto, alchimista.

Una produzione di decine di libri, libretti, repliche e discussioni. La storia della mia fuga dai piombi è considerata il primo bestseller della storia. Una figura da conoscere. A tal fine, è nata da qualche anno la prima Fondazione al mondo a lui dedicata: la Fondazione Giacomo Casanova.


Ne parliamo con il Presidente e Direttore Generale, il M° Luigi Pistore grazie all’intermediazione di Renzo Mario De Ambrogi, presidente onorariodell’Accademia Filarmonica e vice presidente della Fondazione.


Direttore, ci parli di questa Fondazione. Quando nasce?

“La Fondazione è stata fondata nel 2018 ed è stata da me rilevata insieme ad alcuni imprenditori alla fine del 2019, momento in cui ha di fatto iniziato la sua attività”.

Quali sono gli scopi della Fondazione, che accoglie al suo interno anche

l'attività dell'Accademia G. Casanova di Venezia iniziata qualche anno fa?

“E’ vero. L’Accademia, primo centro culturale dedicato a Casanova a Venezia, è confluita nel 2019 all’interno della Fondazione, portando tutte le attività realizzate dal 2016. Lo scopo della Fondazione è quello di valorizzare, conservare e promuovere il patrimonio culturale riconducibile alla figura di Giacomo Casanova, al fine di riconoscere e rendere concreto il suo contributo alla cultura italiana del diciottesimo secolo, e diffondendone la conoscenza in ogni sua declinazione. Con particolare riferimento alla sua intensa attività di scrittore, poeta e filosofo”.

Tra due anni si celebrerà il 300° anniversario della nascita di questa grande figura veneziana. Che cosa è in programma?

“Sono al vaglio diverse iniziative. Quella di più ampia portata è rappresentata dalla realizzazione di un museo permanente a Venezia, presso Palazzo Zaguri, sede attualedella Fondazione”.

Quali sono le vostre attività che finora hanno più avuto successo?

“Sicuramente il Salotto di Casanova, spazio espositivo esperienziale realizzato a Casino Venier nel 2018-2019. Da lì maturò l’idea di avere uno spazio permanente dedicato a Casanova, che portò all’ideazione del museo di prossima apertura”.

In che modo selezionate le proposte da realizzare?

“La maggior parte delle proposte nasce in seno alla Fondazione e ci si avvale della consulenza di un Comitato Scientifico composto da casanovisti di chiara fama”.

Che cosa l’immaginario comune per lo più non conosce di Casanova?

“Casanova è un personaggio che ha sempre affascinato e sempre affascinerà. Avventuriero, uomo libero e scrittore geniale, seppe fare della sua vita un’opera d’arte. Sicuramente andrebbe più conosciuto e divulgato dal punto di vista culturale”.

Le Mémoires di Casanova che posto occupano nel panorama letterario mondiale?

“Nel 2022 le Memorie di Casanova ‘hanno compiuto’ 200 anni. La loro storiaattraverso i secoli, tra vicissitudini, edizioni e censure, è stata tormentata e avventurosa. Come quella del suo autore, del resto. Speriamo che, finalmente,abbiano trovato pace e il giusto riscatto negli ambienti culturali”.

Per concludere: quale pensa sia oggi il grande valore del lascito casanoviano?

“Con la sua opera autobiografica, Casanova si può annoverare tra i massimi narratori del Settecento”.

Lisa Bernardini

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Alcune note sul M°Luigi Pistore


Luigi Pistore è musicista, studioso e appassionato di Giacomo Casanova. Ha fondato nel 2016 l’Accademia Giacomo Casanova, primo centro culturale dedicato a Casanova. Dal 2019 si occupa della gestione della Fondazione G. Casanova, nella quale attualmente ricopre la carica di Presidente e Direttore Generale.

Artista e uomo di cultura poliedrico e visionario, il suo nome si incrocia ormai in modo inscindibile con quello del grande personaggio veneziano: l'amore del bello e il piacere di fare cultura - nelle più qualificate accezioni - trovano il miglior esempio nel “Salotto di Casanova”, uno spazio evocativo concepito nello spirito e nello stile del protagonista e che, come il Maestro sottolinea, vuole rappresentare anche per la Fondazione “un percorso guidato nella conoscenza e nella cultura casanoviana per una divulgazione attenta al valore culturale e all'autenticità del personaggio”. In questo spazio di pura bellezza, la musica incontra l'arte, la pittura la letteratura e il teatro, costituendo un vero e proprio cenacolo culturale.

Ulteriori info sull’argomento a www.casanovafoundation.org

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