Marco Lazzaroni si distingue non solo per la sua carriera sportiva di rugbista professionista, ma anche per la sua passione della viticoltura. Da alcuni anni si dedica anche alla produzione di vini di qualità, dimostrando una grande propensione per l'enologia con un'attenzione particolare alla tipicità e all'espressione del terroir, quello della sua regione : il Friuli. Segue i principi di sostenibilità e rispetto per la tradizione, con l’obiettivo di ottenere dei vini che si contraddistinguono per la grande eleganza e carattere. La cantina Terre Lazzaroni rappresenta l'unione tra due passioni : sport e viticoltura, incarnando la dedizione, la passione e i valori che Marco Lazzaroni ha appreso nel rugby e trasferito nella sua attività vinicola.
Come hai iniziato la tua carriera nel rugby?
Ho scoperto il rugby per caso a 11 anni e ho iniziato a livello professionale all’età di 15 anni. Si può dire che ho fatto la trafila delle giovanili con la Nazionale come un'attività seria e professionistica. Lo sbarco vero e proprio è stato nel 2014 alla Benetton Rugby Treviso, dove gioco tutt’ora… Ed è anche la culla dei miei traguardi sportivi ed enologici. Grazie al rugby ho girato il mondo e conosciuto tante persone. Questo sport mi ha insegnato tanto e continua a farlo.
Com’è nata la tua passione per la produzione di vini?
Tutto è iniziato per gioco, per poi trasformarsi in passione e anche nella mia professione futura. Nel 2009 ho comprato, nei Colli orientali del Friuli, 1 ettaro e mezzo di terreno boschivo. Tra gli alberi e cespugli ho trovato un vigneto incolto da decenni, e così decisi, con mio padre e mio fratello, di riportarlo alla luce. Abbiamo iniziato a produrre del vino per noi e alcune bottiglie le portavo qua e là per farle degustare ai miei amici. Entusiasta di intraprendere questa avventura vinicola, decisi di acquistare altri 4 ettari di terreno limitrofi per riconvertirli in vigneto. E da qui è iniziata la storia di Terre Lazzaroni. Sono riuscito con tanti sacrifici anche a formarmi e a conseguire il titolo di sommelier AIS e WSET, con sacrificio si può riuscire a fare tutto.
Qual è la filosofia di Terre Lazzaroni?
La filosofia di Terre Lazzaroni è il rispetto del territorio di appartenenza. La vendemmia è rigorosamente fatta a mano e cerchiamo di usare il meno possibile i prodotti chimici. La mia idea è quella di fare pochi vini ma di qualità. Ho iniziato con poche bottiglie, quindi punto sulla qualità a scapito della quantità.
I tuoi vini sono stati molto apprezzati in occasione della « Serata rugby italiano a Parigi » ospitata nella sede dell’Ambasciata d’Italia…
Sì, è stata una bella opportunità e non me lo aspettavo. Quella serata, nella sede dell’Ambasciata che rappresenta gli italiani, è un ricordo che resterà nel mio cuore.
Come hai scelto i nomi per le etichette dei tuoi vini ?
Ho scelto dei nomi di canaglie storiche in risonanza con il mio cognome Lazzaroni. Barabba per il vino bianco ottenuto con l’uva di Friulano 100%, e Cagliostro un vino rosso ottenuto dall’uvaggio di Refosco dal peduncolo rosso e Merlot. Due etichette di grande carattere che esprimono la vera essenza del territorio friulano.
I tuoi progetti per Terre Lazzaroni ?
Vorrei offrire anche esperienze di visita in cantina, dove gli appassionati di vino possono esplorare i vigneti, conoscere il processo di produzione e degustare i vini. Queste visite sono un'ottima occasione per approfondire la conoscenza della viticoltura e apprezzare la passione e il lavoro che stanno dietro ogni bottiglia. Condividere un momento piacevole con un bicchiere di vino in mano e raccontare la mia regione e la mia storia.
Quali sono le qualità che più apprezzi di te stesso?
Sono una persona semplice. Mi piace pensare che la mia qualità sia quella di mettere tutti a proprio agio, perché mi sento a mio agio con me stesso. Inoltre, un punto centrale della mia vita e fare sempre tutto con impegno per raggiungere la qualità.
Michela Secci
Per saperne di più : www.terrelazzaroni.com
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