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Monna Lisa: identificato il ponte ritratto sullo fondo del famoso dipinto


Alla sede della Stampa Estera di Roma si è svolto nella mattinata del 3 Maggio un appuntamento che vale la pena di far conoscere ai nostri lettori: una interessante conferenza stampa c

on al centro uno dei quadri più celebri della Francia e del mondo: La Gioconda.

Noto anche Monna Lisa, il dipinto a olio su tavola di pioppo partorito da Leonardo Da Vinci risale al 1503-1506 circa.

Delle dimensioni 77x53, con 13 mm di spessore, è ammirabile, come tutti sanno, al Museo del Louvre (per essere precisi, dall'anno 1797).

Da allora, tante le vicende che hanno riguardato quest'opera d'arte.

Monna Lisa iconica.

Monna Lisa intrisa di misteri e di sentimenti contrastanti.

Purtroppo, Monna Lisa anche protagonista di rocamboleschi tentativi di furto.

Quadro indiscusso della pittura mondiale, il cui sorriso enigmatico ha ispirato letteratura e leggenda, è stato protagonista anche in Via dell'Umiltà di un ennesimo arcano (adesso disvelato) che lo riguarda.



La novità annunciata: sullo sfondo del dipinto, è stato finalmente identificato il ponte ritratto. Lo storico Silvano Vinceti, infatti, nelle sue vesti di presidente del Comitato per la Valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali, ha illustrato nell' happening romano le importanti ultime scoperte inerenti il celebre dipinto. È stato consegnato un dossier ai giornalisti in cui sono stati riportati i risultati di una indagine.

Vinceti ha coordinato le ricerche che hanno condotto al ponte Romito di Laterina in provincia di Arezzo, identificando anche le piramidi di terra del paesaggio a cui l'immenso genio di Leonardo si è ispirato.

Silvano Vinceti già in passato è stato artefice di preziose scoperte su La Gioconda. Grazie a nuovi documenti storici e comparazioni fra fotografie attuali e quanto si può intravedere nel celebre quadro, adesso sembrano non esserci più dubbi. Nell'opera - come sostenuto in passato - non è ritratto il ponte medievale di Bobbio (Piacenza) o quello di Buriano, sempre ad Arezzo, bensì - appunto - il ponte di Laterina.

Meriti di questa scoperta vanno anche agli sforzi dell' associazione culturale La Rocca.

"Si tratta del ponte etrusco-romano Romito o ponte di Valle collocato nel comune di Laterina in provincia di Arezzo" - ha spiegato Vinceti.

"Attualmente del ponte rimane un solo arco, ma nel periodo tra il 1501 e il 1503 il ponte era in funzione e frequentatissimo, come attesta un documento sullo stato dei manufatti nelle proprietà della famiglia dei Medici, ritrovato negli archivi di Stato di Firenze”.

È esattamente in quel periodo che Leonardo si trovava in Val d'Arno, prima al servizio di Cesare Borgia (detto il Valentino) e poi di Pier Soderini,

gonfaloniere della Repubblica di Firenze.

Sono state esposte nella conferenza prove, forti similitudini e preziose ricostruzioni virtuali che hanno portato all'affermazione del disvelamento. Significativi, infine, i documenti storici cnsultati, che hanno certificato come Leonardo Da Vinci in quel periodo risiedesse spesso a Fiesole, presso uno zio prete che si chiamava Amadori o Amadoro.

Insomma, tutte le ricerche prese in considerazione - documentarie, storiche e fotografiche, anche avvalendosi dell'ausilio di droni - hanno permesso di individuare, con un alto livello di probabilità, l'esattezza del paesaggio del dipinto.

Il mistero del sorriso di Monna Lisa continua, ma qualcosa in più adesso è chiaro e meno enigmatico.


Lisa Bernardini

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