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Visita Del Ministro Tajani in Stampa Estera

È stato un incontro molto generoso quello offerto il 4 Aprile ai giornalisti della Stampa Estera da ANTONIO TAJANI, Vice Presidente del Consiglio dei Ministri eMinistro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.



Arrivato con leggero ritardo presso la sede di Via dell'Umiltà, il Ministro si è però dilungato oltre il previsto per permettere a tutti i prenotati in lista di rivolgergli domande e chiarimenti sull'operato del Governo in carica. Molti i temi toccati durante la conferenza, a cominciare da quello attualissimo sull'entrata della Finlandia nell'Alleanza Atlantica.

"Con l'adesione della Finlandia, la N.A.T.O. si rafforza" - ha esordito con naturalezza il Ministro.

"L'aggressione russa contro il popolo ucraino ha prodotto di fatto un rafforzamento dell'alleanza occidentale. Adesso bisogna lavorare contemporaneamente, all'interno di questa alleanza, per sviluppare una difesa europea, perché l'Europa deve contare di più".


Immancabile che il focus degli interventi abbia riguardato per lo più il tema scottante dell'immigrazione. Tajani ha difeso l'operato solidale italiano, smentendo ogni demagogia possibile nel momento stesso in cui ha enunciato dati ufficiali al riguardo: su un totale di 26.530 migranti arrivati nelle nostre coste, con il coordinamento del nostro Paese ne sono stati salvati 23.161.


"Abbiamo dato regole alle ONG, che al pari di chiunque devono rispettare le leggi. Si salva in mare solo chi ne ha bisogno, e non si deve prestare indirettamente il fianco a trafficanti criminali che devono essere puniti".

I trafficanti a cui il Ministro ha accennato sono del resto sempre gli stessi di sempre : quelli di armi e di droga e non solo di esseri umani. "Fondamentale per combattere l'immigrazione illegale è impedire il più possibile le partenze".


Il Governo dichiara di non abbandonare affatto i popoli bisognosi delle aree soggette all'esodo, come ad esempio la Tunisia, ricordando - a chi accusa l'Italia di debolezza e di mancanza di polso duro in molte occasioni - che si deve guardare all'Africa con occhiali africani e non occidentali. "È doveroso parlare con il Governo legittimo di quel dato Paese africano, cercando il dialogo per ottenere così i migliori risultati possibili".



Sulla proposta del Governo italiano di finanziare la Tunisia per tranche, così Tajani ha risposto: "Soltanto sulla base di riforme concrete attuate va dato il via libera a successive erogazioni rispetto alla prima".

Tante le motivazioni e le concause alla base dell'esodo migratorio riguardante Paesi come non solo la Tunisia, ma anche la Libia: difficoltà finanziarie, divisioni interne, inosservanza dei diritti umani.

Il Ministro ha dichiarato di essere in buoni rapporti un po' con tutti coloro che soffrono in prima linea la questione dell'Immigrazione clandestina, come la Spagna, ma anche con coloro che la soffrono in modo secondario, come la Germania. Ha specificato che una Europa più unita è desiderio di tutti, anche dei Paesi della rotta balcanica (rispetto alla quale l'Italia ha sempre dimostrato di saperne capire la realta' in vista di una annessione europea).

"I Balcani Occidentali sono per noi a pieno titolo facenti parte dell'Europa" - ha sostenuto perentorio Tajani.


Il Ministro ha poi calorosamente difeso l'identità nazionale : "La Dieta Mediterranea siamo noi: la pasta con il pomodoro e il vino, per esempio. La farina non di grano non appartiene alla nostra cultura alimentare. Parimenti, non si tratta di conservatorismo se sosteniamo che la lotta al cambiamento climatico va fatta tenendo conto delle conseguenze sociali: le piccole e medie imprese si cui si regge l'Economia italiana vanno accompagnate gradualmente e con razionalità verso il cambiamento, senza stravolgere il contesto occupazionale e creare una disoccupazione dilagante".

Il Ministro ha accennato a tempi più dilatati rispetto alla riduzione delle emissioni. O di ammettere realtà di mezzo come il biocarburante. "Le capacità del mondo industriale ed agricolo vanno fatte adeguare alla modernità preservando il contesto sociale" - ha continuato a sostenere il più volte.

Politico sicuramente moderato, Tajani ha sottolineato in conferenza l'importanza del dialogo politico da far continuare con la Russia, ma al contempo ha dichiarato senza ombra di dubbio che l'unica Pace possibile passa per l'indipendenza del popolo ucraino.

"Sarebbe necessaria quanto prima almeno una zona franca intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia per evitare qualsiasi rischio nucleare da incidente bellico di percorso" : ecco una delle strade urgenti da percorrere insieme al dialogo. Unitamente all'accordo per inviare cereali in Africa con il sostegno della Turchia, e a continuare a sorvegliare il corridoio mediterraneo e quello balcanico chiedendo maggiore impegno europeo.


Sui ritardi del PRNN che stanno ultimamente sui media, Tajani ha chiarito che il PNRR è figlio del Recovery Plan, ai tempi in cui era in pieno sviluppo la crisi legata al Coronavirus. Ad una crisi sanitaria se n'è subito aggiunta un'altra, quella bellica, e pertanto andrebbe contemplata in ogni caso la parola "flessibilità" verso i progetti. "Si tratta solo di trovare alcuni aggiustamenti. Tutto procede".


Tanti davvero gli argomenti toccati, come il caso Regeni ("Abbiamo chiesto maggiore collaborazione al Governo egiziano per arrivare alla verità"), il rispetto dei diritti umani ("l'Italia non è contro la Russia. Noi condanniamo l'aggressione ucraina che ha violato il diritto internazionale" e "Condanniamo l'Iran su repressioni e pena capitale"), soluzioni europee in vista di una ricostruzione ucraina ("Stiamo già aiutando l'Ucraina, ad esempio abbiamo mandato lì oltre 100 tonnellate di materiale elettrico, e aiuteremo a ricostruirla a conflitto finito").


Alla nostra testata è rimasta fortemente impressa, dopo la visita del Ministro, l'accento posto sulla questione migranti, ed una sua frase: "Dobbiamo permettere alle persone di avere il diritto a non emigrare. E bloccare le partenze resta l'unica soluzione. Non vogliamo che il Mediterraneo si trasformi in un grande cimitero".

Lisa Bernardini Giornalista www.lisabernardini.it Mobile 347 1488234 occhiodellarte@gmail.com

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